Si è svolto lo scorso 8 maggio 2014, presso la sede di Palazzo di Città, la Conferenza di servizi per l’approvazione del Piano Sociale di Zona dell’Ambito Territoriale numero 3 di cui Nardò è comune capofila con  Copertino, Galatone, Leverano, Porto Cesareo e Seclì.

Erano presenti il Presidente del Coordinamento istituzionale dell’Ambito,  l’assessore nonché vicesindaco Carlo Falangone, i sindaci dei cinque Comuni coinvolti, la Responsabile dell’Ufficio Piano, dott.ssa Annamaria De Benedittis, la Dirigente del Servizio Programmazione sociale e integrazione socio sanitaria della Regione Puglia, dott.ssa Anna Maria Candela, la tutor regionale, dott.ssa  Patrizia Pagliara, il Direttore  del Distretto, dott.  Umberto Caracciolo e l’Assessore provinciale ai Servizi sociali  Fernanda Metrangolo.

Con la Conferenza di servizi dell’8 maggio scorso si è chiuso definitivamente e con parere positivo  il procedimento istruttorio relativo al Piano sociale di zona  2014 – 2016 presentato alla Regione Puglia dall’Ambito territoriale di Nardò lo scorso 30 aprile 2014.

Il Piano sociale di zona, per quello che è il suo terzo triennio di attività, potrà contare su un finanziamento totale di circa 11 milioni di euro comprensivo delle somme impegnate  per  risorse umane ( in particolare  personale ASL,  personale Comuni aderenti e  personale di altri enti) che saranno impiegate per garantire i vari servizi.

Con il nuovo piano saranno messi a disposizione risorse finanziarie importanti , in particolare, per:

Interventi in favore di  minori per un ammontare complessivo di 1 milione e 818 mila euro (si tratta di buoni vaucher per il rimborso delle rette di frequenza agli asili nido e per  servizi socio educativi per la prima infanzia);

Interventi a copertura della rete di pronto intervento sociale per calmierare sacche di povertà  e di emergenza abitativa;

Interventi per contrasto alla povertà;

Interventi per garantire percorsi di inclusione  attiva   per il reinserimento nel mondo del lavoro;

Interventi  a  sostegno della genitorialità;

Interventi per le dipendenze patologiche e  per prevenire e contrastare la violenza su donne e minori.

Interventi per  promuovere la Cultura dell’Accoglienza   e garantire il funzionamento dello Sportello Immigrati;

Con il finanziamento delle nuove annualità sarà inoltre garantita la continuità di servizi essenziali e determinanti  già avviati con il precedente piano 2010 -2012.

In particolare  saranno garantiti e rafforzati:

l’Assistenza Domiciliare Integrata per anziani e disabili gravi, l’ADI, appunto, per  cui sono disponibili 636 mila euro;

il Servizio di Assistenza Domiciliare di Base, il SAD,  per un  importo di 258 mila euro;

l’Abbattimento delle Barriere Architettoniche per cui sono disponibili 100 mila euro;

il  Servizio di Conciliazione per Anziani  per circa 500 mila euro grazie ai quali saranno finanziati i  Buoni di servizio di Conciliazione che consentono alle famiglie di coprire i costi per l’assistenza agli anziani in casa o presso strutture specializzate

Saranno riconfermati, grazie al finanziamento, anche  il Servizio di Integrazione scolastica  ed extra scolastica per migliorare l’assistenza di base  degli alunni  disabili; il servizio di trasporto sociale per disabili; il Sostegno alle famiglie per i ricoveri nelle RSA ( Residenza sanitarie  anziani ) e nelle RSSA .

Soddisfazione è stata espressa dal Presidente del Coordinamento istituzionale d’ambito Carlo Falangone che ha dichiarato. “ In un momento storico così particolare e difficile per le famigli,e  gli interventi previsti nel piano sociale di zona ci consentiranno di dare riposta alle richieste socio assistenziali  che ci provengono sempre, più numerose,  dalle fasce più deboli  e fragili della nostra Comunità. L’attuale crisi economica ed occupazionale ci ha messo di fronte a nuove forme di marginalità  e povertà  cui  abbiamo  il dovere di rispondere con concretezza e con politiche di reale sostegno.

Dopo  i primi sei anni – continua il Presidente del coordinamento dell’Ambito – oggi ci sentiamo in grado  di dare riposte più efficienti e più efficaci a quei bisogni  sociali  che gravano sulla famiglie, ed in particolare sulle donne, sugli anziani, sui minori e sui disabili. Abbiamo fatto tesoro della passata esperienza focalizzando punti di debolezza e di forza delle prassi messe a punto e realizzate. Oggi investiamo su quelle che abbiamo ritenuto essere le Buone prassi del Piano che si conferma  quale strumento privilegiato per la programmazione locale dei servizi alla persona.

Anche il primo cittadino di Nardò. Marcello Risi. si dice soddisfatto per il lavoro svolto e per l’introduzione di nuovi finanziamenti come le risorse PAC ( Piani di Azione e Coesione) rivolti all’infanzia e agli anziani.

Il nostro impegno – spiega il sindaco di Nardò-  sarà rivolto ora al potenziamento delle fonti di finanziamento per i futuri interventi in modo che le risposte in termini di servizi reali all’utenza del  vasto territorio sia la più efficiente e coerente possibile. “

 

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