Nonostante si sia giunti davvero al capolinea di una maggioranza o pseudotale, nessuno ha voglia di scendere, perché tutto è normale in questo paese. Se il paese Italia, a volte fa tremare i polsi, per come le nefandezze commesse a più livelli siano tollerate e dimenticate dall’opinione pubblica, a questa città spetta il primato dell’insensibilità e del menefreghismo verso ciò che accade nella gestione della cosa pubblica. In un paese dignitoso e normale, è gravissimo che in sede di approvazione del Bilancio Consuntivo la maggioranza non abbia i numeri perché alcuni consiglieri della stessa disertano l’aula. Nel momento in cui bisogna fare una seria Autovalutazione dell’operato e del percorso effettuato nell’anno precedente, considerando punti di forza e punti di criticità di ciò che è stato fatto, in modo da non ripetere gli stessi errori in fase di nuova programmazione , i consiglieri disertano un momento così importante che dovrebbe essere il punto centrale di una amministrazione o ente serio che voglia fare un’attenta analisi del lavoro svolto. Ma parliamo al muro! I protagonisti di questo governo di città non sanno nemmeno cosa sia l’autovalutazione e a cosa serva.
Perché se avessero conosciuto gli elementi essenziali di sistemi del genere, oggi usati nelle più quotate amministrazioni pubbliche e non, non sarebbero trascorsi tre anni di governo del nulla. A questo serviva il consiglio comunale di ieri, disertato dai consiglieri di maggioranza, a valutare attentamente se quanto speso nello scorso anno sia stato proficuo e vantaggioso per la città e per l’ente, oppure, se vero il contrario, occorreva prendere atto e modificare programmazione. Ma probabilmente i consiglieri comunali che continuano a non essere ascoltati nelle sedi opportune , non trovano di meglio che disertare l’aula tradendo il mandato degli elettori piuttosto che prendere atto di un fallimento “ dove qualcuno comanda e gli altri obbediscono”.
I tanti poveri Lazzaro di questa maggioranza, nella speranza di racimolare qualche briciola caduta dal tavolo dei pochi ricchi Epulone, continuano a sostare sotto il tavolo. Questo è il modo di governare la nostra città, nulla cambia in questo paese, così era tanti anni fa, così è oggi.
Oronzo Capoti .- Roberto Russo