I dati sono sempre più incoraggianti. In soli cinque mesi la raccolta differenziata nella città di Nardò ha superato la soglia del 25%. Il nuovo sistema di raccolta domiciliare dei rifiuti ha permesso di raggiungere, ad ottobre, una percentuale di materiali raccolti in maniera differenziata pari al 25% sul totale, di cui circa il 90% avviati a recupero.
I nuovi servizi di raccolta domiciliare integrata sono stati avviati nel mese di maggio da Bianco Igiene Ambientale s.r.l. e dall’Amministrazione Comunale, con la collaborazione fondamentale dei cittadini neritini. Secondo i primi dati, la raccolta differenziata è aumentata del 60% rispetto al 2013, con un risparmio mensile di 270 tonnellate di rifiuti conferiti in discarica. I ricavi provenienti dalla commercializzazione dei rifiuti valorizzabili sono a tutto vantaggio degli utenti, avranno detrazioni sui costi del servizio.
Un valore, quello del 25%, che è stato raggiunto senza aver potuto attivare la raccolta selettiva del rifiuto umido, che rappresenta la componente più pesante dei rifiuti urbani. La mancanza di impianti di compostaggio a breve distanza, infatti, non rende economicamente vantaggioso il servizio.
L’effetto positivo della raccolta viene purtroppo compromesso da comportamenti incivili di una parte della popolazione. I cassonetti rimasti nelle zone non ancora coperte dal servizio di raccolta, diventano teatro di veri e propri atti vandalici a danno dell’intera collettività. Ma, anche grazie alla videosorveglianza, il fenomeno va ridimensionandosi.
I primi risultati, pur se incoraggianti, non possono certamente essere considerati come un punto di arrivo.
La vigente legislazione, sempre più attenta alla tematica rifiuti e le potenzialità del servizio porta a porta, fanno pensare a obiettivi più importanti da raggiungere.
Mantenere e migliorare queste performance presuppone sicuramente un attento svolgimento dei servizi da parte del gestore e i dovuti controlli da parte dell’ente, ma è importante sensibilizzare e coinvolgere ulteriormente gli utenti. Promuovere e sostenere comportamenti ecocompatibili è il primo passo da compiere: la raccolta differenziata deve essere percepita non solo come una scelta individuale, ma come uno strumento nelle mani dei cittadini per salvaguardare e qualificare il proprio territorio.