Si resta a dir poco sorpresi quando lo stesso Governo regionale alza le barricate contro l’approdo della Tap a San Foca ed esprime un giudizio favorevole per la realizzazione della condotta sottomarina AQP a Torre Inserraglio.

 

La straordinaria vocazione turistica della costa di Nardò, l’Area marina protetta di Porto Cesareo, che si estende fino a Torre Inserraglio, il Parco Naturale di Porto Selvaggio con i relativi insediamenti preistorici, non hanno forse lo stesso diritto di essere protetti e tutelati? Eppure nonostante le vibranti proteste delle diverse associazioni ambientaliste,del comitato NO-TUB,della Consulta comunale sull’ambiente,della competente Commissione permanente comunale,del Consiglio comunale stesso fino ad oggi non c’è stata alcuna voce politica di rilievo che abbia gridato e si sia opposta alla realizzazione di un’opera che se realizzata graverà pesantemente sull’equilibrio ambientale di uno tra i più importanti ecosistemi del Mediterraneo.

L’AQP, pur consapevole che le nuove e sofisticate tecnologie di cui l’industria dispone consentono di riciclare i reflui da fogna e di trasformarli in nuovi materiali fino al punto da diventare importanti risorse per il territorio, continua a sostenere il suo scellerato progetto.

Ora è giunto il momento di agire e di far sapere a tutti che Nardò non intende soccombere a ciò. I cittadini del Salento chiedono alle Amministrazioni Comunali interessate,ai candidati presidenti e consiglieri regionali,ai partiti ed i movimenti politici impegnati nelle consultazioni regionali del 31 maggio di assumere formale impegno che non consentiranno all’AQP di realizzare la prevista condotta sottomarina. Le organizzazioni sociali, i media, le associazioni ambientaliste si facciano carico, in questo momento particolare,di un forte e vibrante appello perché il mare di Nardò, Porto Cesareo, Gallipoli sia salvato dall’imminente catastrofe.

Gregorio Dell’Anna Italia Unica Salento