Sono entusiasta. Perché, attraverso la mancata votazione sull’aumento della TASI, i cittadini non dovranno sborsare ulteriore denaro per il pagamento delle già innumerevoli e soffocanti tasse. Sono entusiasta per questo motivo, da un lato; dall’altro indignato nell’assistere a delle scene tragicomiche che, ormai, la fanno da padrone a Palazzo Personè. “Tragicomicità” che si traduce nel comportamento e nella mancanza di coesione di una più che smembrata maggioranza che, ormai, non si comprende bene dove inizia e dove finisce; da chi è composta e di quale colore politico si caratterizza.
Indignato per una Giunta ed un Sindaco, soprattutto, che non riescono a vedere oltre al proprio naso. Non riuscendo a rendersi conto della crisi soffocante di cui soffre questa Città e dei vari gruppi e gruppettini che, quotidianamente tengono sotto scacco non solo lo stesso Sindaco, ma un’intera comunità.
Francamente sono stanco di assistere a questo scenario patetico. Sono stanco di vedere la mia Città “non governata”, in coma, abbandonata all’autogoverno.
Sono stanco, come credo lo siano un po’ tutti coloro che tengono a questa terra, di assistere al menefreghismo e alla mancanza di una presa di posizione seria da parte di chi rappresenta gli interessi ed il futuro di tutti noi. Da parte di chi, ancora oggi, si ostina a non cambiare nulla, o a far proclami, di tanto in tanto, per tenersi buono qualcuno che “tira calci”.
Io, da semplice cittadino (non da ragazzo impegnato in Politica) spero che passi presto questo angosciante ed estenuante periodo che ci separa dalle prossime elezioni amministrative, per poter sperare di vedersi creare una squadra, più che una coalizione, di persone serie, giovani e competenti che si siedano attorno ad un tavolo dove si discuterà di presente e futuro di questa Città. Di creazione di posti di lavoro, di valorizzazione del territoio, di promozione della cultura, di crescita economica, di confronto con commercianti, imprenditori ed artigiani e non del futuro di qualche figlio, parente, amico o dell’occupazione di questa o quella poltrona da Assessore.
Aspetterò che trascorrano questi mesi, ma, in cuor mio, spero che la data che ci vedrà “convocati” alle urne per il rinnovo del Sindaco e del Consiglio Comunale sia più vicina, rispetto al 2016. Molto più vicina. Lo spero per noi, per Nardò, per il futuro della mia e delle prossime generazioni. Per far ripartire, davvero, questa Città dormiente.