Ritengo doveroso dover intervenire nell’ampio dibattito che si è sviluppato sui giornali locali e sui vari blog in merito alle vicende del consiglio comunale del 10 settembre, al quale non ho partecipato e che è andato deserto per mancanza del numero legale .
Voglio prima di tutto rassicurare i miei amici e conoscenti che il mio non è stato un “colpo di testa” né tanto meno credo si essere diventato improvvisamente “irresponsabile”, citazioni che sono state indirizzate, anche se indirettamente, alla mia persona.
La mia scelta di non partecipare al consiglio comunale è stata fatta dopo attenta riflessione e condivisione ed è stata una scelta ponderata, responsabile e assunta nella massima serenità perché la decisione che si sarebbe dovuta prendere non era assolutamente nell’interesse dei cittadini, checché ne dicano i professionisti di una retorica ormai desueta.
Fin dall’inizio della mia esperienza amministrativa ho sempre cercato di assumere posizioni che fossero vicine ai bisogni ed alle esigenze di tutti i cittadini, in particolare dei più deboli e di quelli meno rappresentati. Ho agito con scrupolo senza timore di dissentire quando i provvedimenti andavano in direzione opposta a quella che a me sembrava quella giusta. Ho pure fatto degli errori essendo alla prima esperienza amministrativa, ed ho anche avvallato, in buona fede, scelte che a posteriori sono risultate sconvenienti agli interessi comuni.
Riguardo la vicenda attuale ho maturato la decisione di non partecipare al consiglio perché solo così avrei potuto contribuire ad evitare l’ennesimo ed iniquo tentativo di far ricadere sui cittadini gli errori di valutazione e la mancanza di seria programmazione da parte di alcuni settori dell’amministrazione (ampiamente documentabili) al punto che siamo già ad ottobre e non è stato ancora varato il bilancio di previsione 2014.
Amministrazione che, contravvenendo ai principi ed ai programmi elettorali ampiamente enunciati in cui veniva sbandierata la riduzione delle imposte, voleva utilizzare ancora una volta il carico fiscale per ripianare i buchi di bilancio determinati da spese fatte senza oculatezza, senza stabilire prima delle priorità e senza alcuna condivisione con noi consiglieri comunali.
Il mio auspicio è che il Sindaco, che ben conosce quali sono le criticità di questa amministrazione voglia, nel riformulare la giunta e dare slancio all’attività amministrativa per la restante parte del mandato, applicare in pieno quelle che sono le sue prerogative nella scelta dei suoi stretti collaboratori senza farsi condizionare dalle pressioni dei tanti gruppi politici così come finora avvenuto e si avvalga di personalità esperte e competenti che abbiano a cuore le sorti della nostra città.
Solo così si potrà superare il guado ed affrontare con serenità ed in maniera costruttiva il restante scorcio di consiliatura.
Rocco Luci
Consigliere comunale