NARDO’(TRnews)- La resa dei conti per il Risi bis è sempre più vicina: a metà ottobre sarà testata la nuova maggioranza con un bilancio lacrime e sangue da far passare in aula. Mentre si dà una sforbiciata di un milione di euro, che riguarda anche il contributo ai poveri, però, è già pronto per essere inaugurato un acquario pubblico, costruito con un finanziamento europeo di un milione e 300 mila euro.

 

Utilizzando gli stessi fondi comunitari è stato costruito un acquario gemello in Grecia, a Cefalonia: il progetto, infatti, è condiviso con gli ellenici. La struttura, che sorge a pochi metri dal Museo dell’Accoglienza, in un’ex scuola materna di Santa Maria al Bagno, è quasi pronta. “Entro 30 giorni dovrebbe essere inaugurata un’opera che è un unicum nel meridione d’Italia. Sarà il fiore all’occhiello di questa amministrazione”- dichiara il vicesindaco, Carlo Falangone. Il Comune, però, ci mette del suo, perché oltre alla struttura ci sarà un ampio parcheggio: ci mette un bene immobile che alienandolo avrebbe potuto fruttare molto.

L’opera non sarà simile all’acquario di Genova, ma avrà delle caratteristiche che richiameranno i fondali salentini, oltre a diventare un centro per la ricerca universitaria. Il progetto è stato mandato avanti a braccetto con Provincia e Università del Salento.

L’acquario avrà 15 vasche, con ambienti diversi e i protagonisti, oltre ai pesci, saranno i relitti sommersi: tanto per cominciare, all’interno saranno collocate sei navi trovate sui fondali di Santa Maria al Bagno. “Il relitto è un contenitore, con ambienti interni: la sperimentazione consiste nel capire cosa si svilupperà all’interno. Perché saranno come una riproduzione di una grotta sommersa e così faremo ricerca”- chiosa il professore Genuario Belmonte dell’Unisalento. Saranno proposte delle storie, ai fruitori saranno raccontati i naufragi, ma anche quello che avviene dal punto di vista biologico: gli archeologi subacquei dell’Università del Salento forniranno tutto il loro sapere.

Sono stati trovati 6 relitti, ma ce ne sono 90 da recuperare per inserirli nell’acquario e c’è anche un aereo da guerra trovato nelle acque di Santa Caterina: tante storie da raccontare, come quelle dei relitti a Cefalonia, che ci riguardano direttamente. L’idea dell’amministrazione Risi è di mettere in piedi un polo museale: Il Museo della Memoria e dell’Accoglienza sarà affiancato dal Museo dell’Acquario e poi sorgerà il Museo Laboratorio del Mare, con un finanziamento di 950 mila euro.(TRnews)

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