LECCE – Via libera alla riduzione dei compensi per gli avvocati interni della Provincia di Lecce. Lo ha deciso il Tar che ha ritenuto legittimo il regolamento approvato dalla giunta provinciale il 19 marzo 2013. La delibera prevede la riduzione in maniera significativa (80%) degli onorari spettanti ai legali interni della Provincia secondo i parametri medi dettati dal decreto ministeriale 140/2012, nel caso in cui l’ente risulti vittorioso nel giudizio, ma il giudice abbia deciso di compensare tra le parti le spese del giudizio, senza porle carico della controparte risultata perdente. Il Tar ha accolto le tesi del legale della Provincia, l’avvocato Francesco Baldassarre, che rappresentava l’ente di Palazzo dei Celestini nel giudizio promosso da tutti i legali dipendenti della Provincia.

L’AVVOCATO – «La sentenza si rivela pregevole ed approfondita per la ricchezza delle argomentazioni e dei riferimenti normativi e giurisprudenziali – commenta l’avvocato Francesco Baldassarre – ed afferma principi importanti in una materia nella quale si erano registrate sentenze contrastanti, e soprattutto stabilisce che la materia dei compensi agli avvocati dipendenti dell’ente può essere disciplinata in maniera autonoma da ciascuna Provincia senza tuttavia ledere la dignità, il prestigio e l’autonomia dell’Avvocatura, che costituiscono regole fondamentali dettate dall’ordinamento forense». L’avvocato aggiunge: «Nel caso sottoposto all’esame del Tar questi principi erano stati tutelati poiché il regolamento provinciale garantisce comunque ai legali dipendenti della Provincia il diritto a percepire oltre ad una retribuzione mensile quali dipendenti, anche le spese di giudizio determinate dal giudice e poste a carico della controparte che è risultata soccombente nel giudizio contro la Provincia. Soltanto in caso di compensazione delle spese tra le parti del giudizio si applica la riduzione stabilita dal nuovo regolamento provinciale».

IL PRESIDENTE – Conclude: «Gli avvocati dipendenti che hanno promosso ricorso contro la Provincia hanno visto riconoscere le loro ragioni soltanto con riferimento all’articolo 3 del regolamento, dichiarato illegittimo dal Tar nella parte in cui non considerava come sentenze favorevoli all’ente quei provvedimenti che comunque fanno cessare il giudizio (estinzione, accordi transattivi, rinuncia agli atti, etc.), in quanto il giudice amministrativo ha ritenuto che pure in questi casi la Provincia consegue un vantaggio, e dunque agli avvocati dipendenti spetta un compenso, seppure ridotto». Antonio Gabellone, presidente della Provincia, così commenta la sentenza: «L’ente continua nell’opera di razionalizzazione della spesa e di eliminazione degli sprechi e la sentenza del Tar conferma che l’azione di spending review riguarda tutti i settori e tutto il personale dell’ente».(Fonte Corriere del Mezzogiorno)