Da qualche anno a questa parte stiamo assistendo a numerosi balletti ma questa volta non parliamo di spettacoli di danza, bensì delle poltrone girevoli degli assessori a Palazzo di Città.

 

Con la presente intendiamo accendere l’attenzione su un argomento già sollevato dall’ex assessore Vincenzo Renna qualche giorno prima del decreto di nomina della nuova giunta e cioè sul modo in cui è stata, o meglio non è stata, applicata l’ormai celebre “Legge Delrio”. Legge entrata in vigore nell’aprile del 2014 e che impone a qualsiasi ente locale la presenza, in una percentuale non inferiore al 40%, di figure femminili nelle squadre di Governo. Ma evidentemente per taluni le quote rosa solo un semplice spot da campagna elettorale.

Citando il progetto preliminare alla legge, “questo provvedimento mira al riequilibro delle rappresentanze di genere nei consigli e nelle giunte degli enti locali e introduce disposizioni in materia di pari opportunità nella composizione delle commissioni di concorso nelle pubbliche amministrazioni”. Nell’attuale giunta comunale, invece, possiamo osservare come questa chiara prescrizione non sia stata presa per nulla in considerazione.

In questo momento, dopo svariati rimpasti, rimane infatti scarso il rapporto tra figure maschili e rappresentanza femminile: una sola donna su sette assessori, pari a circa il 15%. Una percentuale palesemente troppo esigua e quindi in netto contrasto con la legge sopracitata.

Paradossalmente è forse proprio una delle deleghe dell’unica assessore donna a lasciarci perplessi: pari opportunità. Una amministratrice che ricopre questo delicato incarico e che non mette in pratica una legge che tocca in particolar modo la sua funzione non mettendo al corrente il proprio sindaco di una grossa irregolarità, quale questa evidentemente è, induce a credere che tale nomina sia arrivata a fare da semplice paravento.

Chiediamo quindi al Segretario Generale, colui cioè che dovrebbe vigilare sulla legittimità degli atti amministrativi comunali, a verificare tali situazioni garantendo la regolarità delle nomine, studiando a fondo la questione da noi sollevata, applicando quanto la Legge “Delrio” comporta.

È proprio vero: “le leggi per i nemici si applicano, per gli amici si interpretano”.

 

 

Luigi Maritati

Comunità Militante

Andare Oltre

Commissione Pari Opportunità