L’attuale amministrazione di centro destra ha come riferimento nella sua opera sinistrorsa , il modus operandi tipo Soviet. Se il paragone vi appare anacronistico a distanza di venticinque anni dalla caduta del muro di Berlino, vi possiamo assicurare e provare che tutto, o quasi, coincide. Ultimo in ordine di esempio è la condotta sottomarina. Argilloso problema che grazie al buon senso dell’attuale assessore alla cultura, acquisto sui generis del primo cittadino nell’ultimo rimpasto, ha definito,letteralmente,la condotta di un’ amministrazione che non sapeva che pesci pigliare …

Non è servito il contributo a costo zero di associazioni e affini che per amore di questo territorio hanno suggerito a ignavi pro tempore, soluzioni logiche a tutela di un luogo.

A raccontarla in questi termini appare scontato ma vi assicuriamo che dopo aver ascoltato ambientalisti, cittadini e tecnici non sono servite solo due parole, ma una campagna mediatica e politica che ha pochi precedenti per convincere amministratori a difendere il bene comune.

Ci permettiamo di dire questo alla luce dei documenti sino ad oggi prodotti, dai comportamenti nell’aula consigliare e sulla carta stampata , sino alla tardiva delibera di giunta numero 346 del 31 ottobre 2014.

Una delibera in “zona Cesarini” che pone domande pertinenti su cosa e su come si intende la parola salvaguardia e tutela di un territorio.

Non sfugge quel modus operandi che definiamo biblico nei modi e nelle idee. Ci chiediamo tanto accomodanti o presunti tali, forse forti interessi in campo (?),che ,ricordiamo, farebbe la felicità di imprese e affini per la realizzazione di un opera dai costi considerevoli ?

Forse la nuova marcia innestata da qualche voltagabbana dell’ultima ora ha trovato terreno fertile per rimettere in pista quella stucchevole propaganda di comodo?

A leggere i loro comunicati stampa e la ricerca a tutti i costi di visibilità non lascia margine di errore a definire questo potere pro tempore dei miracolati di tempi andati come i Soviet … appunto!

Autoreferenzialità, organi di comunicazione e sino all’attuale “pravda” sono qui a confermare una teoria che , purtroppo, ha trovato proseliti in elettori che si sono affidati a conservatori di regimi ormai estinti … meno che a Nardò ovviamente ….