Parte la selezione per il conferimento dell’incarico onorifico di Direttore del Museo dell’Accoglienza e della Memoria di Santa Maria al Bagno. Sarà la giunta comunale, come da regolamento, a selezionare tra i curricula ricevuti, quello che in base ai requisiti accademici e culturali, risulta più idoneo a ricoprire la carica. Il bando, pubblicato ieri sul sito del comune di Nardò, riporta dettagliatamente tutte le informazioni utili per partecipare.
Tra i requisiti, è richiesta una specifica competenza sul tema della cultura e della storia ebraica e l’ottima conoscenza della lingua inglese.
Il Direttore si occuperà della direzione culturale, artistica e scientifica delle iniziative, della conservazione e gestione del patrimonio museale, del funzionamento della Biblioteca e dell’Archivio.
L’incarico, che non costituisce un rapporto subordinato, avrà durata di tre anni e non sarà retribuito.
Il Museo della Memoria e dell’Accoglienza di Santa Maria al Bagno, è il primo museo in Italia che raccoglie e custodisce i murales realizzati dagli ebrei in fuga dai campi di internamento e di sterminio istituiti dal regime nazista. Inaugurato il 14 gennaio 2009, è stato progettato dallo stesso autore del Museo Nazionale della Shoah a Roma, l’architetto Luca Zevi. Grazie ad un complesso lavoro di restauro, sono stati recuperati i murales realizzati da Zvi Miller, staccati dal sito originale e trasportati nel Museo, per garantirne la conservazione e facilitare la fruizione.
Una seconda sala ospita una mostra di foto realizzate durante il funzionamento del Campo Santa Croce di Santa Maria al Bagno, allestita grazie a donazioni e arricchita con nuove acquisizioni. Le immagini raccontano il ritorno alla vita di quei profughi sopravvissuti all’orrore dei campi di concentramento. L’accoglienza e la tolleranza religiosa che la popolazione neritina dimostrò nei confronti dei profughi, valse alla città di Nardò la Medaglia d’oro al Merito Civile, consegnata nel 2005 dall’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
La realizzazione del Museo premia decenni di attività dell’Associazione Pro Murales Ebraici (APME).