Nardò: Si apre il mese della Memoria: sabato 24 gennaio 2015 Il Mesedellamemoria 2015 Antisemitismo, nuovi razzismi, fanatismo. Quale futuro per l’Europa?
Sabato 24 gennaio 2014 Nardò
Andrea Salvatici presenta “Un chiodo di garofano a S. Maria al Bagno” edizioni Besa 2015
Lettura teatrale su un ragazzino scampato ai lager nazisti e accolto dalla comunità di S. Maria al Bagno nel campo profughi allestito dall’U.N.R.R.A.
ore 17.30 Teatro Comunale alla presenza del Sindaco Marcello Risi, dell’Assessore all’Istruzione Carlo Falangone, dell’Assessore alla Cultura Mino Natalizio, del Presidente dell’A.P.M.E. Paolo Pisacane e di Vittorio Perrone.
Un chiodo di garofano a Santa Maria al Bagno
Su decisione del Comando inglese, nel 1943 Santa Maria al Bagno venne trasformata in un grande campo profughi destinato all’accoglienza di migliaia di ebrei provenienti da ogni parte d’Europa, miracolosamente sopravvissuti ai campi nazisti. A Santa Maria al Bagno arriva anche Yehoshua, un bambino che ha perso la propria famiglia per mano delle SS e che proprio nella piccola comunità salentina ritroverà la semplicità del contatto umano e con essa la possibilità di uscire da quella bolla di silenzio in cui l’ha gettato l’orrore vissuto.
Un racconto delicato ed emozionante, di popoli che s’incontrano al di là delle etichette, in una sorta di grande torre di Babele. Edizioni Besa
Andrea Salvatici è nato a Firenze nel 1964. Vive e lavora a Milano. Collabora con il Corriere della sera.it. Scrive filastrocche, poesie, fiabe, racconti nel suo blog Il posto delle favole. Ha realizzato rubriche con il giornalista Jacopo Gori e con il regista Filippo Macelloni, e ha collaborato con Joshua Held e con i poeti Mario Luzi e Alda Merini. Ha realizzato negli anni progetti teatrali dai suoi libri: A due voci, La lingua nascosta della Luna, La foresta delle ombre insieme al musicista americano Micheal Galasso. Ha sviluppato diversi progetti riguardanti i minori per l’Assessorato alla cultura e Assessorato politiche sociali del Comune di Firenze. Ama correre, attività che pratica quotidianamente. E dalla quale trova ispirazione per le sue favole.