Il TAR di Lecce ribadisce che il Comune non può bloccare l’istruttoria delle domande per realizzare stabilimenti balneari, annunciando che intende assegnare le concessioni demaniali con dei bandi.

Questa volta, però, dice anche a chiare lettere che i bandi, annunciati da mesi dal Comune ed in base ai quali sono state bloccare tutte le pratiche, non sono previsti da alcuna norma vigente.

I fatti. Da mesi, numerosi imprenditori hanno presentato richieste di concessioni demaniali per realizzare stabilimenti lungo la costa del Comune di Nardò, da tempo priva di tali strutture.

L’Amministrazione, però, non è ancora riuscita a dotarsi del Piano comunale delle coste, che dovrebbe individuare i siti idonei.

Il Dirigente del settore urbanistica, quindi, avrebbe dovuto istruire le domande degli interessati. Ed invece, lo scorso mese di ottobre, la Giunta Comunale decideva di sospendere le domande, stabilendo che le concessioni demaniali sarebbe state assegnate con dei bandi pubblici.

Lo scorso mese di dicembre, il TAR sospendeva l’efficacia della delibera comunale su ricorso della Kaikko s.r.l., fissando il merito della causa a marzo 2015.

L’Amministrazione, tuttavia, insisteva nella sua decisione di sospendere le domande in attesa dei bandi che avrebbe pubblicato per assegnare le concessioni.

Sicchè, una delle società interessate, rivolgendosi all’avv. Paolo Gaballo, promuoveva un nuovo ricorso innanzi al TAR Lecce, chiedendo la sospensione della delibera, che, rinviando il rilascio della concessione a dei bandi, pregiudicava l’interesse economico ad investire nel territorio.

Nel ricorso, in particolare, il legale evidenziava che il Comune si era avvalso di un potere di sospensione delle pratiche demaniali che non era previsto dalla legge regionale, che, invece, consente il rilascio di concessioni anche in assenza del Piano comunale delle coste.

Con ordinanza pubblicata questa mattina, la I Sezione del Tribunale amministrativo leccese ha accolto l’istanza cautelare avanzata dalla società.

In particolare, il TAR, accogliendo le tesi dell’avv.to Gaballo, dice a chiare lettere che il Comune non può sospendere le domande in attesa di bandi che non sono previsti da alcuna norma ed è, invece, tenuto a procedere alla pubblicazione e all’istruttoria delle domande in base al piano regionale delle coste: “nessuna norma vigente giustifica la decisione del Comune di sospendere tutte le pratiche volte al rilascio delle concessioni demaniali fino all’approvazione di bandi per l’attribuzione delle stesse, ben potendo il Comune attivare procedure comparative tra gli aspiranti al rilascio della concessione demaniale mediante la mera pubblicazione delle istanze via via prevenutegli e decidere sulle stesse in base al piano regionale delle coste”

La decisione del TAR di Lecce riveste particolare importanza, in quanto sblocca definitivamente l’errata procedura finora seguita dall’Amministrazione sul piano comunale delle coste e sulle pratiche di concessioni demaniali.

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