Vittoria di Michele Emiliano doveva essere — secondo i pronostici della vigilia — e vittoria di Michele Emiliano è stata in Puglia. Il candidato del centrosinistra, a scrutinio parziale, è in netto vantaggio sugli avversari: i primi dati ufficiali — con 2.400 sezioni su 4.016 — assegnano all’ex sindaco di Bari il 47,2,%, seguito da Francesco Schittulli – candidato di Raffaele Fitto e Antonella Laricchia del M5S testa a testa rispettivamente con il 18,280 e il 18,250%, e Adriana Poli Bortone —

candidata di Silvio Berlusconi — con il 14,460%. Confermati a grandi linee, quindi, gli exit poll (quarta proiezione dell’istituto Piepoli, copertura del campione al 32,9%) che vedevano l’ex sindaco di Bari primo al 44,7% contro il 21,3% di Laricchia del M5S e Schittulli in vantaggio nel derby del centrodestra con la Poli Bortone per 18,7% a 12,5%.

 

Il primo tweet di Michele Emiliano, a urne appena chiuse — probabilmente a testimonianza della tranquillità sull’esito della tornata elettorale — è stato dedicato a una vicenda lontanissima dalle elezioni regionali: “San Severo Basket promosso in serie B che felicità”. Emiliano è attualmente assessore alla Legalità del Comune di San Severo.

 

M5S forse primo partito, Emiliano offre un assessorato

Con una copertura del campione al 25,4% (quella della terza proiezione degli exit poll) il Movimento 5 Stelle è il primo partito in Puglia con il 20,4%. Seguono il Partito democratico con il 16,5%, Forza Italia con l’11,5%, Oltre con Fitto al 10,9%, Emiliano sindaco di Puglia con l’8,3%, il Movimento Schittulli area popolare con il 6,7%, Popolari con Emiliano al 6,3%, Noi a Sinistra per la Puglia (riconducibile al governatore uscente Nichi Vendola) al 5,6%, la Puglia con Emiliano al 4,2%, Noi con Salvini al 2,4% davanti a Fratelli d’Italia-An (2,3%) e Popolari per l’Italia all’1,5%. Ed Emiliano è stato il primo a congratularsi con l’affermazione dei grillini con una visita lampo al comitato di Antonella Laricchia: «Brava Antonella, sapevo che avresti avuto questo risultato». Un complimento che fa da prologo a un’apertura politica: «Abbiamo una maggioranza amplissima e quindi non avremmo bisogno del M5S per governare. Ma io ho in mente un progetto di cambiamento radicale della Puglia e, se possibile, del rapporto tra Pd e M5S che hanno in comune gli interessi per la salvaguardia dell’ambiente. Io mi auguro che la politica capisca che il Pd e il M5s sono due forze fondamentali per il cambiamento di questo Paese. Per questo arriverà un decreto di nomina di assessore all’Ambiente per Antonella Laricchia. Se lo vogliono, i grillini, lo prendono; altrimenti dovranno spiegare il rifiuto al loro elettorato. Non ci saranno trattative».

 

M5S rispedisce la proposta al mittente

La risposta di Antonella Laricchia è arrivata a stretto giro di posta: «Emiliano ci fa sorridere. Non ha ancora i dati definitivi è già pensa a spartire le poltrone. Noi con loro non condividiamo nulla, né contenuti né metodi che abbiamo potuto vedere anche in questa campagna elettorale: dagli impresentabili ai presunti voti di scambio. La buona notizia — aggiunge — è che probabilmente in Consiglio regionale avremo finalmente una forza politica onesta che farà tante proposte che rispetteranno il nostro programma». A chi le chiede se abbia pesato l’assenza di Grillo nella campagna elettorale in Puglia, Laricchia risponde che «Grillo è stato comunque presente. Nel senso che lui ha sempre voluto che il movimento prima o poi andasse solo con le gambe dei cittadini». Quanto alla visita che Emiliano le ha fatto, recandosi nel comitato dei grillini dopo i primi risultati, Laricchia ha detto: «Non mi ha cambiato la giornata».

 

I due “triplete” del centrosinistra

Emiliano, però, dopo aver guardato al prossimo futuro volge anche uno sguardo al recente passato. «Abbiamo colto una vittoria straordinaria per la sesta volta consecutiva in grandi elezioni locali. C’è una impressionante sequenza di vittorie dal 2004 ad oggi: abbiamo vinto tre volte consecutive al Comune di Bari e tre volte consecutive alla Regione, e questa era una volta definita l’Emilia Nera».

 

Il sorpasso di Emiliano al Pd

I sorrisi, però, nel comitato di Emiliano si fermano qui. Perché alcuni esponenti del Pd hanno facce non proprio gioiose. Ed Emiliano lo comprende: «È vero che viene voglia di festeggiare, ma lo leggerete sul mio volto, c’è poco da festeggiare e moltissimo dal lavorare, e non è una frase fatta». Le facce cupe di alcuni esponenti del Pd hanno una motivazione, visto che quanto previsto e temuto da molti democratici pugliesi si è avverato: le liste civiche di Emiliano – Sindaco di Puglia (8,3%) e La Puglia con Emiliano (4,2%) — più il contenitore centrista— Popolari per Emiliano (6,3%) — nuova casa di moltissimi transfughi del centrodestra, hanno cannibalizzato il Pd, già mai troppo forte in Puglia, ridimensionandone la classe dirigente. A fronte del 16,5% del Pd, le tre liste con il nome Emiliano hanno totalizzato il 18,8%. Consapevole del rischio che lo si accusi di aver scientemente sabotato il partito per eleggere un Consiglio a sua immagine, il neogovernatore spiega la strategia da perseguire. «Io sono il segretario del partito democratico, io sono la classe dirigente del Pd non posso essere isolato. Qui il Pd aveva quattro liste, quindi il risultato è la somma di quei quattro risultati. Credo arrivi al 40 per cento. Un risultato importante che ha consentito la mia vittoria». E quindi alla fine Emiliano, nonostante il no di M5S e qualche faccia cupa all’interno del Pd può festeggiare. A modo suo, ovviamente: cantando in barese “Abbasc alla marin” ovvero “Quant’è bello lu primmo ammore, lu secondo è cchiù bello ancor”. Come dire, chi mi ama mi segua, il resto non conta.

 

I complimenti di Vendola

«Complimenti sinceri e affettuosi a Emiliano per una vittoria così netta, forte, e auguri calorosi di buon lavoro, un lavoro che sarà durissimo, di una complessità incredibile». È questo il primo augurio che il presidente uscente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ha rivolto al suo successore Emiliano. «Con la forza che ti hanno dato gli elettori — ha aggiunto — la coalizione potrà scrivere pagine bellissime per il futuro della Puglia, per provare a migliorare le condizioni materiali dei pugliesi». Per Vendola, inoltre, è giusta proposta fatta da Emiliano di coinvolgimento del Movimento 5 stelle «per liberare quelle energie che non possono essere imprigionate in logiche elitarie, naturalmente si tratta di costruire una collaborazione su un piano di convergenze programmatiche».

Affluenza al 51,1%

La vittoria di Emiliano è arrivata in un contesto di bassa affluenza al voto: un pugliese su due non è andato alle urne. Il dato finale in Puglia si è infatti attestato al 51,1%: quasi 12 punti percentuali in meno rispetto alle regionali del 2010 (63,19%) e sostanzialmente in linea rispetto alle europee dell’anno scorso (51,52%). La provincia con maggiore affluenza è risultata la Barletta-Andria-Trani con il 55,8%. A seguire Brindisi con il 55,6%, Lecce con il 51,8%, Bari con il 50% e Foggia e Taranto con il 48,9%. Sono andate deluse, quindi, le speranze di tutti i candidati che ieri mattina auspicavano una massiccia partecipazione al voto.

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