Carissimo Marcello, mi rivolgo a te per avere notizie sui lavori di sistemazione della scalinata di accesso alla spiaggetta di S. Caterina. Da qualche giorno circolano strane voci, in piazzetta, in merito ai lavori sopra indicati; parrebbe, da vox populi, che la parte più bassa della scalinata, cioè gli ultimi 9 gradini, nonché la piccola terrazza laterale, non siano oggetto di riqualificazione e, a quanto si sente, nemmeno di manutenzione.
Qualcuno pare abbia detto che la Capitaneria di Porto non ha autorizzato l’esecuzione dei lavori in tale parte terminale.
Sono sicuro che si tratta di voci infondate; tuttavia, siccome a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca, vorrei ricordare a te e ai nostri attenti tecnici dell’UTC, che in quei pochi metri quadrati di terreno, esiste da oltre quarant’anni una scalinata e perciò non è più possibile configurare tale superficie come semplice scogliera!
Sicuramente, per te che hai fatto del diritto la tua fonte di sostentamento, sarà facile comprendere ciò che si palesa dietro la mia precisazione.
Orbene mi preme evidenziare che esistono delle regole che impongono la regolarità delle scalinate destinate al pubblico. Non è possibile che le caratteristiche geometriche di una scala cambino tra una rampa e l’altra.
Nessuno, magari distratto dall’uso del cellulare, dovrà rischiare di perdere il passo a causa della disomogeneità del percorso a gradini!
Così come nessuno dovrà rischiare di rompersi l’osso del collo a causa di buche disseminate sulla piccola terrazza laterale o per il crollo di un pezzo di gradino.
Ciò in quanto, se per tanti anni è stato possibile non operare una minima manutenzione ordinaria della scalinata, trovando giustificazione nella mancanza di fondi e di progettualità, domani non sarà più possibile sostenere, soprattutto in sede di contenzioso, che l’Amministrazione è stata impossibilitata, per motivi di Bilancio, ad adeguare la discesa al mare.
In definitiva, ricordandoti che la Legge di assegna l’importante dovere di tutelare la pubblica incolumità, ti esorto a provvedere, laddove siano vere le voci in circolazione, a completare l’adeguamento della scalinata fino all’ultimo gradino. Altrimenti, come impone la legge, tale passaggio pedonale pubblico, dovrà essere interdetto in quanto pericoloso per gli utenti.
D’altra parte, se il problema dovesse consistere nel divieto di realizzare lavori sul demanio marittimo entro una certa distanza dalla battigia, allora qualcuno deve spiegare ai cittadini come mai, altrove, si continuano ad effettuare interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria alle opere esistenti a pochi passi dal mare.
Solo a titolo di esempio, mi piacerebbe sapere il motivo per cui, il Circolo Nautico confinante con la spiaggetta, è autorizzato ad eseguire annualmente lavori di manutenzione, nonostante sia noto a tutti che occupi aree demaniali mentre non si può mettere in sicurezza il percorso attraverso il quale migliaia di persone, ogni estate, si recano alla spiaggetta.
P.S. eppoi sarebbe davvero un pugno nell’occhio vedere metà scala pavimentata e l’altra metà semi distrutta!
Con affetto.
Antonello.